Zanzibar
Avventura e relax a Zanzibar nell'isola delle spezie
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Qualche informazione pratica su Zanzibar#
A differenza della Tanzania continentale, a Zanzibar si respira un’aria più vivace e anche di relativo maggior benessere. L’isola, nota in passato per la tratta di schiavi e per il commercio delle spezie, oggi ha nel turismo la sua principale fonte di guadagno.
Come in Tanzania continentale, ma qui ancora di più, è bene prepararsi all’assalto da parte degli “agenti di turismo” o “beach boys” che provano a venderti qualsiasi cosa, dalle gite in barca a oggettistica locale. Per organizzare le gite sull’isola, a dire il vero, sarà utile rivolgersi a loro, magari scegliendone uno “di fiducia” con cui trattare condizioni vantaggiose e respingere gli altri con ferma cortesia.
L’isola è soggetta alle maree: il mare si alza, “mangiandosi” le spiagge e si riabbassa (portando in riva conchiglie, stelle marine, e altri regali dell’oceano) due volte al giorno.
E’ molto importante capire quando ci sono le maree per decidere quando e dove fare balneazione. Io ho scelto di soggiornare, salvo i primi due giorni a Stone Town, a Kendwa, nel nord di Zanzibar, che è molto turistica ma ha il vantaggio di non subire praticamente l’effetto delle maree. Qui la spiaggia è molto larga e pulita ed è possibile fare il bagno a tutte le ore.
Stone Town: la città vecchia della capitale Zanzibar#
Il mio soggiorno a Zanzibar è incominciato a Stone Town, allegra e vitale parte vecchia della capitale, nei cui vicoli è bello perdersi.
Appena arrivata, assisto all’allegro spettacolo di folle di ragazzini che si divertono sfidandosi in gare di tuffi sulla spiaggia o che giocano a pallone. Gli isolani vanno matti per il calcio e capiterà spesso di imbattersi in partite di questo sport.
Le principali attrazioni sono il mercato Darajani, l’Old Fort, la Casa delle Meraviglie e i Forodhani Gardens. Se si ha poco tempo a disposizione, è bello anche solo passeggiare nei vicoli della città che offrono angoli caratteristici ed edifici specchio dei diversi popoli che hanno governato l’isola.
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Blue Safari#
Dato che trascorrerò gran parte della vacanza al nord, approfitto dei due giorni a Stone Town per fare l’escursione “Blue Safari”, a Fumba, nell'estremo sud di Zanzibar, che da qui è raggiungibile in 20 min di taxi circa.
La gita dura tutto il giorno, si parte su un’imbarcazione tradizionale a vela in 6 persone e come prima tappa si sosta in un banco di sabbia/isolotto paradisiaco dove gli organizzatori preparano una merenda frutta fresca tropicale.
Si prosegue come seconda tappa sull’isola del baobab. Qui c’è infatti un gigante baobab dove è possibile arrampicarsi. Si pranza con pesce misto e bevande fornite sempre dagli organizzatori.
Infine, si ritorna in barca per andare alla “blue lagoon”, una laguna di acqua bassa e calda dove ci si tuffa per fare snorkeling. Il viaggio di ritorno a Fumba sarà a vele spiegate, senza motore.
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Kendwa e Nungwi#
Kendwa e Nungwi sono le due località più note del nord dell’isola di Zanzibar. Entrambe le spiagge sono caratterizzate da sabbia bianca e finissima.
Si può raggiungere una spiaggia partendo dall’altra a piedi (marea consentendo, 30 min circa) oppure in taxi-barca (5 minuti, 30 Euro circa con barca privata, meno se si condivide) oppure ancora in taxi-moto (15 min). Quest’ultima opzione è sconsigliata visto lo stato dissestato delle strade e la guida “sportiva” dei locali: ho assistito a due brutti incidenti di motorini in 7 giorni.
Nungwi ha più tratti di spiaggia libera ma ha lo svantaggio che è meno larga e quindi con l’alta marea in certi punti la spiaggia sparisce del tutto. Sempre a causa della marea, la spiaggia è anche un pochino più sporca (alghe, resti di pesci ecc).
Kendwa invece ha una spiaggia larghissima, ha più resort lussuosi, e la marea qui è inesistente, il che rende l’acqua sempre limpida e perfetta per nuotare.
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Gita all'isolotto di Mnemba#
Una delle gite imperdibili è quella all’isola di Mnemba. Si tratta di un piccolo isolotto a circa 3 km dalla costa nord-orientale di Unguja, raggiungibile in circa 40 minuti di barca da Kendwa. Non è possibile approdare sull’isola perché è di proprietà privata, ma è circondata da acque cristalline dove si può nuotare, camminare (perchè l’acqua in alcuni punti è bassissima) e fare snorkeling. Uno scenario da togliere il fiato.
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La gita a Mnemba prevede in genere anche una parte dedicata all’avvistamento dei delfini. Questa è la parte che ho apprezzato meno: si tratta un inseguimento accanito dei delfini da parte di decine di barchette a motore impazzite, con la possibilità di tuffarsi e nuotarci vicino rischiando però di finire tranciati dall’elica di qualche motore. Se potete, evitatela e concentratevi sull’acqua meravigliosa e lo snorkeling.
Tour delle spezie#
Infine, a chiusura della vacanza a Zanzibar, ho fatto l’immancabile il tour delle spezie. Si tratta di una visita guidata presso una farm che coltiva e vende le spezie locali come vaniglia, noce moscata, pepe e curcuma.
Una guida vi spiegherà e illustrerà ogni spezia e alla fine del giro si potrà acquistare qualche souvenir profumato.
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Non solo Zanzibar: Tanzania continentale#
Se vi interessa abbinare alla vacanza a Zanzibar qualche giorno di safari nel nord della Tanzania, date un'occhiata a Tanzania del Nord.
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