Miami e le Keys
Vacanza a dicembre di dieci giorni tra Miami, le Keys e le Everglades
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Se non me l’avessero proposta, forse non avrei messo tra le mie priorità una vacanza nel sud della Florida. Sono invece rimasta piacevolmente sorpresa e contentissima di aver accettato questo meta. A differenza di altre vacanze negli States, dove le distanze sono infinite, qui con pochi giorni a disposizione potrete vedere una discreta quantità di luoghi e intraprendere attività molto diverse l’una dall’altra: la visita della multiculturale Miami, un po’ di relax in lunghe spiagge sabbiose popolate da palme da cocco, una tappa nelle incredibili Keys - isolette sul mar dei Caraibi collegate da un’unica lunghissima strada affacciata su acque turchesi - e, per finire, una gita nelle Everglades, la paludosa tana degli alligators.
Miami: qualche consiglio pratico#
Bisogna subito dire che Miami è enorme e le distanze tra un quartiere e l’altro non sono di certo percorribili a piedi. E’ quindi consigliabile noleggiare un auto; i parcheggi si trovano sempre con facilità.. nei quartieri più centrali tocca pagare fino a $8/h, in altri invece è gratis. Per alloggiare, in base al budget la scelta potrà ricadere su hotel centrali, magari in prossimità di South Beach, o su case in quartieri più periferici e alla mano. Io ho optato questa seconda scelta e la consiglio se si vuole vivere la città con spirito più autentico: ho alloggiato a Wynwood, quartiere residenziale caratterizzato da un susseguirsi di isolati con le classiche villette basse con giardinetto e box annesso. Se siete fortunati potreste ritrovarvi anche una fantastica amaca e un grill per il barbecue..in perfetto stile floridiano!
Tra i murales di Wynwood e il Design district#
Wynwood è famoso per i suoi coloratissimi murales: qui si trovano i "Wynwood walls", un vero e proprio museo a cielo aperto di graffiti. Per chi interessato a conoscere gli artisti e la storia dietro ad ogni murales, ci sono dei tour guidati (art walk) prenotabili sul posto a circa $25/30 a persona.
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Il non lontano Design district, invece, è completamente diverso: negozi di lusso, frequentazioni più “eleganti”. Ma la costante è l’atmosfera allegra e rilassata che si respira e che caratterizza l’intera città.
Miami e l’arte contemporanea#
Per gli appassionati di arte contemporanea Miami ha molto da offrire, soprattutto nel Design district e a Wynwood, che pullulano di gallerie e mostre. Tra le varie, la Art Fusion (l’ingresso è gratuito, h. 11-18) e la Marguilies Collection at the Warehouse, galleria no-profit con sede in un ex magazzino di 4.200 m ($10, h. 11-16). Nel quartiere di Downtown invece, consiglio una tappa al Perez Art Museum: ospita collezioni contemporanee ma è bellissimo anche solo l’edificio in sé, un palazzo in vetro e metallo decorato con vegetazione tropicale verticale.
Miami beach#
South beach, tappa immancabile (ma forse un po’ deludente) del viaggio. E’ senz’altro il quartiere più noto della città, per i suoi edifici Art Decò, per il suo lungomare di palme e i lifeguard stands - le casette dei bagnini - dai colori pastello. E’ suggestivo arrivarci percorrendo in auto il ponte A1A, che collega Miami a Miami Beach passando sopra alla Biscayne Bay.
Passeggiando lungo la Ocean Drive, la via principale sul lungomare, fino alla punta sud (South Pointe Park), si avrà modo di scorgere tutti i principali edifici rappresentativi dello stile architettonico Art Decò, come il Congress Hotel, il Tides e il Cavalier. Si respirerà tuttavia un’aria alquanto turistica. Anche la spiaggia, in questo quartiere, è piuttosto affollata.
Relax in spiaggia a Key Biscayne#
Una delle cose che ho preferito della vacanza sono stati i due pomeriggi trascorsi nel più totale relax a Key Biscayne. Si tratta di un isolotto a 10 minuti di auto da Miami, con palmeti e larghe spiaggie bianche.E sulla via del ritorno verso Miami, quando percorrerete la Rickenbacker Causeway (strada che collega l’isola alla città), magari al tramonto, fatevi incantare dallo splendido skyline visibile solo da qui.
Partita di basket alla American Airlines Arena#
Tappa immancabile della vacanza: andare a vedere una partita dell’NBA, in cui gioca la squadra locale, i Miami Heat. Anche se non siete appassionati di basket, o non ne conoscete alla perfezione le regole, questo evento vi entusiasmerà, un po’ per il contesto, un po’ per gli spettacolini che precedono e accompagnano la partita, un po’ per l’emozione e la foga contagiosa degli spettatori locali appassionati. I biglietti sono da acquistare con largo anticipo e si possono trovare qui: Ticketmaster.com. Se vi accontenterete di posti lontani dal campo (ma comunque validissimi) riuscirete a spendere intorno ai $60 a testa. Se volete arrivare all’Arena in auto, in zona troverete dei parcheggi a pagamento custoditi intorno ai $40 ad auto.
Altri quartieri di Miami: Coral Gable, Coconut Groove, Downtown, Little Havana#
Spostatevi in auto da un quartiere all’altro di Miami, ciascuno dei quali non richiederà molto tempo per essere visitato non essendovi una gran quantità di cose da vedere. Una chicca: passando per Coral Gables, nella zona della University of Miami, girate a piedi o ancora meglio in auto e rifatevi letteralmente la vista ammirando l’infinito susseguirsi di lussuose ville e villette che popolano questo quartiere. Alcune alquanto kitsch, altre più raffinate, ma tutte mozzafiato.
Due giorni alle Keys#
Due giornate della vacanza vanno assolutamente dedicate alle magiche Keys: un centinaio di isolette collegate da 165 km di superstrada sospesa sulle acque turchesi..un’esperienza unica anche solo il tragitto. Percorrete tutta la Overseas Highway fino ad arrivare a Key West: qui sarete al “mile zero”, ossia nel punto più a sud degli Stati Uniti.
Lungo il percorso, non fatevi mancare queste tappe: la spiaggia di Baia Honda, la più bella delle Keys, e il John Pennekamp State Park, parco sottomarino dove potete fare snorkeling e ammirare una grande barriera corallina ricca di fauna.
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Gita nelle Everglades#
Senza allontanarsi di troppi kilometri da Miami, potete avere un assaggio delle Everglades, una riserva paludosa che si estende per circa 20.000 kilometri quadrati nella punta sud della Florida.
Percorrendo la “Tamiami Trail”, US41, allontanandosi dalla città, noterete il paesaggio cambiare e lentamente trasformarsi in quello che è la tipica distesa paludosa e di mangrovie delle Everglades. Lungo questa strada, che si addentra nel parco, ci sono numerosi tour organizzati in Airboat, che vi permettono di esplorare paesaggio e fauna tipici sopra alle tipiche imbarcazioni piatte e con eliche a motore. Qui incontrerete gli alligatori, che si avvicineranno moltissimo all’imbarcazione, pur rimanendo del tutto innocui.
Le guide locali che vi accompagnano nel tour, alle quali potete fare qualsiasi domanda e sono ben preparate, spiegano che questi rettili sono animali notturni: di giorno riposano e di notte cacciano.
Il giro in Airboat è soddisfacente se si hanno 10 giorni a disposizione, ma è alquanto turistico e offre solo un assaggio delle Everglades. Se avete più tempo a disposizione, vale la pena addentrarsi nell’Everglades National Park per approfondire la visita.
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Dove mangiare e bere un cocktail#
Miami e la Florida in generale, rispetto al resto degli States, hanno una cucina piuttosto varia e con influssi caraibici e più in generale internazionali. Si passa quindi dalla cucina cubana, a quella messicana, ai poke, fino alla classica dieta americana a base di Hamburger. Ecco qualche spunto:
- Cheviche e sushi: provate il SuViche, un delizioso locale a Wynwood, dove assaggiare diversi tipi di chevice e buon sushi, accompagnati da un cocktail.
- Hamburger: gira che ti rigira, la migliore pietanza che probabilmente potrete mangiare a Miami rimane l’Hamburger. Per un buon hamburger (e birra) artigianali consigliatissimo il Lokal, a Coconut Groove. La carne è fresca e i piatti arrivano accompagnati da gustose salse, tra cui quella alla guacamole. Troverete anche una versione vegetariana di hamburger. Ma nemmeno le catene sono da disdegnare, anzi! A Miami nasce il Burger King, che qui ha un sapore migliore. Altra catena celebre, per le cameriere-modelle che servono ai tavoli con i roller ai piedi, è American Hooters. Anche qui l'hamburger è delizioso.
- Cucina cubana: per assaggiare la cucina della vicina Cuba, il ristorante più rinomato è il Versailles, a little havana. Farete un po’ di coda all’ingresso perché non prende prenotazioni ed è sempre affollato, ma sarà un’esperienza.
- Nelle Keys, invece, fermatevi al Keys Fisheries a Marathon, localino di pescatori pluri-premiato per il suo sandwich all’aragosta. Francamente, il sapore non mi ha entusiasmato, ma vale la sosta perché mangerete su un porticciolo, con vista su piccoli pescherecci e in compagnia dei gabbiani.
- Per un happy hour provate l’American Social, affacciato sul Miami River, per un cocktail con vista provate invece lo Sugar Rooftop. Per una serata meno ingessata, invece, girate tra gli allegri e informali locali di Wynwood.
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